Descrizione
COLLEGNO - C’è la nascita, a Torino. Poi la crescita spirituale, l’incontro con gli ultimi, la beatificazione. Insieme a tanti altri aspetti per riflettere sul proprio vivere in comunità. È la mostra “Conosci Pier Giorgio Frassati”, in Sala delle Arti fino al 9 febbraio.
“In occasione del centesimo anniversario della morte di Pier Giorgio Frassati e del suo prossimo riconoscimento come santo, questa esposizione rappresenta un'opportunità per riflettere sulla vita e gli ideali di un giovane che in soli ventiquattro anni di vita è riuscito a incarnare valori di altruismo, impegno sociale e amore per il prossimo - commenta il Sindaco della Città di Collegno Matteo Cavallone.
La mostra è un tributo alla figura di Frassati ma è anche un invito a riflettere a possiamo contribuire anche noi al bene comune”. L’inaugurazione della mostra venerdì scorso ha visto la partecipazione di diversi cittadini, oltre che i volontari e i rappresentanti delle associazioni dell’Azione Cattolica San Giuseppe e San Lorenzo Collegno, Azione Cattolica Torino e l’Unità Pastorale Collegno che hanno curato la mostra.
“Frassati è scomparso all’età di 24 anni eppure in così poco tempo ha realizzato un bene capace di restare nei ricordi e nelle azioni di chi lo ha incontrato» ha raccontato Roberto Falciola, vicepostulatore e presidente diocesano dell’Azione Cattolica di Torino.
La mostra si svolge non a caso nell’anno che celebra non solo il centesimo anno della morte di Frassati ma anche la santificazione che avverrà ad agosto 2025. “Allo stesso tempo celebriamo gli ottant'anni della Liberazione italiana dal nazifascismo, un evento cruciale nella nostra storia - osserva Clara Bertolo, assessore alla Cultura -. La vita di Frassati, caratterizzata da un forte senso di giustizia e dalla volontà di servire gli altri, si intreccia profondamente con i valori di libertà e di dignità umana che hanno ispirato la resistenza contro il regime oppressivo”. In città sono previsti diversi appuntamenti di approfondimento. Il prossimo: il 31 gennaio all’oratorio San Massimo, con l’intervento di Matteo Massaia.